Un derby è sempre una partita a parte, almeno per chi non aspetta altro per due volte all’anno. I tifosi, veri protagonisti ieri, vivono di emozioni, e il derby è un pentolone di sentimenti e sensazioni. Noi vi raccontiamo le nostre.

Una giornata quasi surreale, a cominciare dalla mattina. Ci arriva la notizia del rifiuto da parte della società di casa di concederci accrediti. Dopo una mezza giornata di telefonate riusciamo a procurarci due biglietti. A pagamento. Uno solo con l’accesso alla sala stampa (tra l’altro semi deserta). 48 euro per due tagliandi, solo a Fano. Ma l’occasione è delle più ghiotte, un derby così in alto mai lo avevamo visto e non ce lo saremmo persi per nessuna ragione. Ore 20 e 20, entro allo stadio. Mi accorgo subito di quanto il “Tonino Benelli” non abbia niente da invidiare al suo “cugino”. Mi posiziono in tribuna, e gli occhi vanno subito al settore ospiti: pieno stracolmo. Un susseguirsi di cori e ripetuti con le mani, stupendo. Poi il momento del ricordo, doveroso, dopo la strage di Corinaldo. Un minuto dove la rivalità è cessata e tutto lo stadio si è riunito in un caloroso applauso per le vittime innocenti.

Pronti via, si parte, con le regole del derby. Partita sporca, ma mai cattiva. Lo spettacolo quello vero, sta andando in scena sugli spalti. I tifosi pesaresi sono compatti, un’ unica voce che esce dal loro settore. Quelli granata un po’ meno, confusionari e talvolta disuniti. In campo il copione è quello che si poteva intuire: concentrazione e voglia di non prenderle. Perché un derby non si deve mai perdere, ma al massimo pareggiare. Il primo tempo finisce senza occasioni degne di nota, il tempo di un caffè e lo sguardo ritorna sempre lì, sempre verso il settore ospiti. E il pensiero rimane lo stesso, mentre la partita scorre inesorabile verso un pareggio che accontenta tutti. Quanti altri biancorossi potevano esserci, se i posti non fossero stati solo 500? Almeno il doppio, ma chi era presente ieri sera a Fano ha dato tutto. Perché lo 0-0 del campo non è lo stesso risultato degli spalti.