Una battaglia. Così sarà il derby Rimini-Vis Pesaro in programma domani alle ore 15.00. Campo in pessime condizioni (ci ha fatto rifinitura anche il Pisa), sfida salvezza con la classifica che vede la Vis di Pavan a quota 14 mentre il Rimini di Cioffi a 9, e derby numero 58 della storia con score di 17 vittorie pesaresi, 16 riminesi e 24 pareggi.
Ma sopratutto, i circa 300 tifosi pesaresi seguiranno la squadra per incitarla a violare un tabù che regna da 27 anni: vincere al Romeo Neri di Rimini, cosa che non accade dal 10 maggio 1992, quando finì 0-2 con reti di Mosconi e Badalotti. L’anno scorso era terminata 1-1 con il pareggio in extremis della Vis con Petrucci.

SFIDA MOLTO IMPORTANTE PER LA SALVEZZA
Sarà una partita maschia, fisica, con tante palle sporche e contrasti. Grinta, coraggio e determinazione saranno i fattori principali per portare a casa la vittoria. Per il Rimini è come una finale: non vince dallo scorso 25 agosto e deve abbandonare il penultimo posto condiviso con l’Imolese, prossima avversaria della Vis. Per la squadra di Pavan l’importante è non perdere, per tornare a fare punti dopo lo stop della settimana scorsa interno contro il Gubbio e per smuovere un po’ la classifica in zona salvezza.
Una partita difficile. Così l’hanno classificata entrambi gli allenatori delle due squadre nelle conferenze pre-partita. Le due squadre arrivano al derby dopo aver perso in casa per 0-1 i propri scontri diretti (il Rimini con la Fermana). “Più fatti e meno parole” dice l’allenatore romagnolo Cioffi, “dobbiamo migliorare la nostra identità, affinandola” replica Pavan a distanza di 40 chilometri. Ecco, vincere il derby alte Marche-bassa Romagna per mettere un bel mattone nella costruzione della casa finale: la quota 40 – come i chilometri che domani faranno i tifosi per seguire la propria squadra – della salvezza.