Non c’è più tempo per non vincere. Non ci sono più alibi, non esistono scuse. La Vis Pesaro ha due soli punti di vantaggio dai playout del girone B e se affronta il destino delle ultime quattro partite – Fano, Teramo, Rimini e Giana Erminio – con questo beneficio è solo grazie al girone d’andata. Perché altrimenti nel girone di ritorno i biancorossi hanno vinto una sola volta e conquistato la miseria di 8 punti, record negativo condiviso con la Ternana.
Ma ora è tempo di grinta, determinazione, voglia, concentrazione, orgoglio e sacrificio. È tempo di derby Pesaro-Fano. I giocatori dovranno dare tutto e sputare sangue per la maglia biancorossa, per 120 anni di storia pesarese, per la rivalità e per la salvezza. Sarà il derby numero 99 – 72^ di campionato – e la Vis Pesaro dovrà tornare a vincere per tre motivi.
Il primo: lasciare il Fano a 34 punti e portarsi a quota 40, mettendo un bel mattone sulla lotta salvezza. Il secondo: vincere per la prima volta un derby negli anni 2000, visto che l’ultimo successo risale al 1999. Il terzo: tornare a vincere al Tonino Benelli, davanti ai propri tifosi, cosa che non accade dallo scorso 8 dicembre contro la Feralpisalò, esattamente un girone fa.
Per vincere serve una sola cosa, il gol. La squadra è andata a segno una sola volta nelle ultime dieci gare giocate. La crisi offensiva è grande e segnare al Fano non sarà semplice, squadra fisica e molto tattica che ha subito solo 28 reti stagionali. Un giocatore su tutti a cui stare attenti nei granata è l’argentino classe 95 Alexis Ferrante, autore di 8 gol ovvero la metà del totale. Agonismo e nervosismo faranno da contorno a tutto l’incontro, con sfottò ad accompagnare sugli spalti. Segnare e vincere non è semplice, ma obbligatorio. PER LA CITTÀ… PER I NOSTRI COLORI ⚪?